Gianfranco Vanni



articolo estratto dalla Rivista Risveglio Francescano :

“Ciò che è avvenuto alla Casina (il modo usuale di chiamare la Casa della Gioventù Francescana), ma soprattutto le persone che l’hanno frequentata, fanno parte di una lunga catena umano-spirituale che ha avuto un valore straordinario, non solo per la Chiesa e la Famiglia Francescana, ma anche per la città di Firenze.”

Questa frase, tratta dalle Conclusioni del libro MONTUGHI, UNA FRATERNITÀ GUIDATA DALL’ALTO, scritto da Gianfranco Vanni, si adatta perfettamente ad essere integrata dal nome del suo autore, morto l’11 giugno per una malattia rapidamente ingravescente. Da Giovane Francescano e da Terziario Francescano ha svolto il suo servizio non solo come Presidente e della GiFra e del Terz’Ordine di Montughi: le sue qualità e il suo entusiasmo lo hanno portato ad essere anche Presidente Nazionale della GiFra, Ministro Regionale e Viceministro Nazionale dell’Ordine Francescano Secolare, negli anni importanti legati alla promulgazione della nuova Regola OFS. Presenza importante e punto di riferimento per giovani e meno giovani, anche per la coerenza nell’impegno a testimoniare con la vita il Vangelo, dedicandosi all’apostolato secondo le forme richieste nelle condizioni proprie dello stato laicale. (G. Paolo II), in particolare nella famiglia, nel lavoro, nel sindacato. Aveva molto a cuore l’art 6 della Regola: “Sepolti e resuscitati con Cristo nel Battesimo che li rende membri vivi della Chiesa, e ad essa più fortemente vincolati per la Professione, si facciano testimoni e strumenti della sua missione tra gli uomini, annunciando Cristo con la vita e con la parola. Ispirati a S. Francesco e con lui chiamati a ricostruire la Chiesa, si impegnino a vivere in piena comunione con il Papa, i Vescovi e i Sacerdoti in un fiducioso e aperto dialogo di creatività apostolica.” Per questo da un lato ha accentuato negli ultimi anni il suo amore appassionato alla Parola di Dio e al suo annuncio, specie ai giovani, e dall’altro ha continuato a svolgere un servizio a nome dell’OFS nel Consiglio della Consulta Diocesana delle Aggregazioni Laicali, nella Consulta Diocesana della Famiglia, nel Consiglio Pastorale Diocesano della Diocesi di Firenze. Molte le persone, laici e religiosi, venute a portare la loro vicinanza alla famiglia e alla Fraternità di Montughi, e a ringraziare Gianfranco del dono della sua presenza, che ha portato molti a vivere con più consapevolezza un’esperienza francescana o semplicemente una esistenza di fede.




Il saluto dei ragazzi della Gi.Fra


" Giava, o meglio, Gianfranco, grazie. Grazie perché ci sei stato accanto in questo periodo tosto per la nostra fraternità, come un padre ci hai ammonito e sei stato presente a volte anche silenziosamente, aiutandoci a riscoprire la semplicità dello stare insieme, dell'ascoltarsi, che, come ci hai sempre detto, è ben diverso dal semplice sentire. Vogliamo ricordarti con queste 3 parole: umiltà, sapienza, e famiglia. -umiltà perché nlon ti sei mai ritenuto superiore a nessuno, neanche a noi, tuoi fratellini, in primis donandoci gran parte del tuo tempo, e in secondo luogo donandoci la tua esperienza senza imporci il "si è sempre fatto così". Eri uno di noi in tutto e per tutto. -Sapienza perché ci hai accompagnato nella nostra formazione e ci hai donato ciò che di più vero avevi nel cuore. -E, per ultimo, la famiglia. Sei stato per noi un fratello, un nonno, un compagno di cammino e un esempio di vita francescana. grazie di aver sempre creduto in ciascuno di noi e nella nostra fraternità, porteremo per sempre nel cuore il tuo sorriso."

Il saluto dei fratelli dell'OFS


Caro Gianfranco, ci hai davvero sorpreso! … e come sempre ci hai spinto al pensiero e alla riflessione su come essere testimone nella fede fino in fondo. Però, credo di non sorprendere nessuno se dico che sei stato, e sei, una parte della nostra storia personale, della nostra vita. Ognuno di noi porta in sé un proprio intimo ricordo, un istante, una frase o una parola che hai detto o hai citato. E tutti noi, sono sicuro, custodiamo nel proprio cuore il tuo sorriso, e la tua voce ferma, che si rompeva solo di fronte all’emozione nel citare l’amore verso Dio o verso la tua famiglia. La tua storia, il tuo vivere la Fraternità, con profondo amore, appunto, e direi instancabile impegno, che ci hai con gioia narrato da Padre Michelangiolo e, con gioia, hai vissuto fino all’attuale percorso sinodale con profonda dedizione; e storia di questi ultimi mesi, la tua volontà di essere un testimone vivo della fede per la Gioventù Francescana. Per tutto il tuo cammino, insieme ad Alba, sei, siete sempre stati e, lo sarete sempre, un chiaro riferimento per tutti noi sorelle e fratelli in San Francesco. Ma soprattutto sei stato lo strumento con cui il Signore ha coltivato, modellato e curato la nostra Fede e sicuramente continuerai ad esserlo. Con quanta energia e profonda convinzione, con quanta sollecitudine ci ha sempre ripetuto, insistentemente,” leggete la Bibbia, studiate le scritture, … lì c’è già tutto!!” Grazie fratello Giava. veglia sempre su di noi