La casina
"..Questa casa e' fiorita sul "Colle", sotto il sorriso, dolce e forte, della Madonna :lo devono sapere tutti"(P.M)
"....non so quando Padre Michelangelo incomincio' a sognare un locale,nuovo,bello,grande, tutto per i suoi giovani. Lo sogno' ,senz'altro,fin da quel 7 Agosto del '35, quando affronto' la salita dei Cappuccini"
Ci voleva un miracolo:che fosse trasportato dagli Angeli bell'e pronto, da entrarci subito.Un miracolo come quello di Loreto.Erano stati gli angeli a trasportare da Nazareth la casa della Madonna . Svegliarsi una mattina e trovare il locale tutto finito odorante ancora di vernice fresca, e portato dagli Angeli.Il "Campino" apparteneva al convento, ma ormai i giovani ne avevano l'uso.Chi poteva fare obiezione se in quella curva rotonda, dove da via Casamorata si stacca via Mercati,accanto a quel brutto, ingombrante traliccio dell'acquedotto, fosse sorta una casa, che avrebbe potuto ospitare tanti giovani? Contrariamente a quanto si usa dire, e' vero che la realta' e' piu' bella del sogno. Ma che cosa fa un santo se deve intraprendere qualcosa di impossibile?Il Santo ricorre a Dio , gli rivolge la sua umile preghiera e si abbandona alla provvidenza che non abbandona nessuno.L'Ingegner Boldrini, titolare di una grande impresa edile, amico devoto del Padre Michelangelo, gli fece la promessa di aiutarlo nella costruzione. L'Architetto Leone Trenti, un giovane appartenente al gruppo , traccio' i disegni e prima che fosse costruita , in pietre e mattoni, Padre Michelangelo vide idealmente la "sua" casa: era proprio come nel sogno.
Niente e' cambiato, se non ovvie ristrutturazioni dei locali. La Gioventu' Francescana, gli Araldini, l'ordine Francescano Secolare , persone che animano la "Casina" con la propria presenza nella ricerca comune di Cristo con gli insegnamenti e le testimoniane di San Francesco.
.70° anniversario dell' inaugurazione della casa della Gioventù Francescana.
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La visione poetica della "Casina"
Le scale
Le scale
"Anche le scale , che a noi , comuni mortali,servono per sportarci da un piano all'altro, a Padre Michelagelo ispirarono qualcosa in piu.I fanciulli si dispongano per la stanza del piano terra,trillano come gli uccelli. I giovani, invece,salgono;per questi, la vita e i problemi che urgono dentro, costituisce gia' una fatica maggiore ed io, a vederli imboccare le scale della casa costituiscono, per ogni nostro giovane, il simbolo della grande realta':quella di un'ascensione spirituale,crescente nei giorni, uno dopo l'altro, ci offre a salire, come i gradini di una mistica scala"
Il prato
Il prato
Uscendo fuori davanti alla casa ,si stende il prato."Mi sta a cuore il prato,lo voglio tutto verde,tutto bello" . Penso non sia peccato perche' la sua bellezza mi interessa, essendo riflesso della Tua ,Gesu', che sei "il piu' bello di tutti gli uomini"(salmo 44) e , a maggiore ragione di tutte le cose.
L'acqua
L'acqua
"Mi interessa la vaschetta dinanzi al Serafico Padre. La voglio qui sorella acqua, animatrice del verde e di ogni bellezza intorno. La desidero presente a ricordarmi il miracolo del battesimo. L'acqua produce candore ,apre dovunque le labbra pulite della bellezza alimentata dai fiumi la forza dei prati il verde fiorito come questo prato".
bibliografia : "Padre Michelangelo" di Igino Chiari